Come la creatività possa essere determinante nella vita professionale di tutti i giorni.

Un’esplosione stellare in grado di liberare così tanta energia, da superare il quantitativo di energia che il sole libera durante la sua intera esistenza. Questa è la supernova.

Creatività è un termine che indica genericamente l’arte o la capacità cognitiva della mente di creare e inventare e di liberare energia. La creatività può essere intesa come la capacità generativa della nostra mente, così come la supernova è il frutto della generazione di una nuova esplosiva energia. Ciò che, infatti, ci interessa affrontare in questo articolo non è tanto il concetto di creatività ma come essa possa esserci di grande aiuto nella vita quotidiana lavorativa e non solo. Ma soprattutto come possiamo ritrovarla e svilupparla.

Noi di Mylia riteniamo che la creatività non sia solo il catalizzatore di nuove scoperte, ma anche il carburante per il successo dell’azienda in generale. La presenza di ricercatori e dipendenti che pensano in modo creativo, che affrontano i problemi e le sfide da nuovi punti di vista e che pensano alle innovazioni future, fa la differenza tra il semplice riempimento di caselle e il potenziale cambiamento del mondo.

Innovare. In un contesto dove velocità e cambiamento continuo la fanno da padrone, incentivare la creatività sul posto di lavoro diventa più che un’esigenza. E se per lungo tempo essa è stata una caratteristica confinata nelle aree dei prodotti e dei servizi, oggi favorire la creatività diventa strategico anche a livello organizzativo, per l’ottimizzazione dell’efficienza e della produttività.

Un recentissimo sondaggio, condotto da Gartner, e presentato durante la ReimagineHR Conference, conferma come la metà dei professionisti HR (il 49% del campione) reputi il pensiero creativo come una delle tre chiavi fondamentali per il successo di un’organizzazione. Eppure, i dati raccolti segnalano come soltanto il 46% delle aziende ponga in essere azioni che favoriscano e incoraggino il pensiero creativo.

Ed anche Emily Rose McRae, Senior Director di Gartner HR, commentando i dati raccolti ha giustamente ricordato come: “Le azioni di un’organizzazione che mirano a stimolare la creatività dei dipendenti producono un impatto almeno doppio rispetto alle capacità del singolo”. E sebbene la creatività possa “venire da sola”, la verità è che il più delle volte deve essere incoraggiata.

Questo è quello che pensa anche Sunnika McCarthy, sceneggiatrice e attrice originaria di Barbados ma londinese d’adozione: lei, che come molti altri della creatività ci ha fatto un mestiere, non potrebbe pensare di uscire vincente da molte situazioni, professionali e personali senza un pizzico di creatività. “Perché l’arte e la creatività non devono essere staccate dalla vita di tutti i giorni: cose belle da guardare e cose brutte da usare. Fantasia, invenzione, creatività e immaginazione sono tutte facoltà che noi utilizziamo ogni giorno, senza rendercene conto” ritiene Sunnika.

“La maggior parte di noi pensa che essere creativi sia una prerogativa di una mente geniale, ma non è affatto così” continua la scrittrice che già all’età di 10 anni ha cominciato a scrivere le “sceneggiature” per le recite di fine anno scolastico “si tratta solo di rendersi conto che noi possiamo essere creativi anche nel “copiare” qualcosa di già esistente. La differenza tra copiare qualcosa e creare qualcosa di nuovo è sottile ma consistente. Leggi, prendi spunto dalla telefonata che ascolti mentre sei in coda in banca o alla posta, segnati quella frase che leggi sul muro oppure il titolo di quell’articolo che ti ha colpito tanto: puoi prendere ispirazione da tutto ciò che ti circonda, raccogliere in modo selettivo e rielaborare. Copiare qualcosa completamente è brutto, copiare in modo selettivo, rielaborando il concetto, secondo il tuo pensiero, significa essere creativi”.

Dopo la scrittura delle storie che facevano da sfondo agli school shows di fine anno, è passata a recitare la parte dei suoi personaggi preferiti di cui scriveva: “Non si nasce con uno stile personale. Per creare il tuo stile inizia a copiare, copia ciò che ti piace, i tuoi eroi, gli esempi che ammiri. In questo modo riesci ad entrare nella loro testa e proprio la tua copia imperfetta diventerà il tuo stile personale. Trova il tempo di annoiarti perché spesso è nella noia che stimoliamo la nostra immaginazione e la nostra creatività ma, allo stesso tempo, se mai dovessi trovarti a essere tu il migliore in un ambiente, sarebbe necessario che cambi ambiente”.

Dalle recite scolastiche alla scuola di recitazione e, infine, il palcoscenico di una delle città più cosmopolite al mondo, Londra.

“Viviamo nell’epoca dell’eccesso delle informazioni e della scarsa attenzione” continua Sunnika “per cui è fondamentale lasciar perdere alcune cose e concentrarsi su qualcosa. È molto pericoloso pensare di poter fare tutto. La creatività non consiste puramente nelle cose che scegliamo di includere, ma anche in quelle che decidiamo di tralasciare”.

In conclusione, la creatività, oltre a essere un’abilità che tutti possiedono ma che non tutti vogliono sviluppare e portare alla luce, è anche uno state of mind, che può tradursi in un più che consistente aiuto nella vita di tutti i giorni, in ogni campo della nostra vita. Sii curioso verso il mondo esterno, approfondisci più di chiunque altro e, ovunque tu vada, porta dietro una penna e un bloc notes per appuntare pensieri e osservazioni. “Perché la creatività deve essere a portata di mano”, parola di Sunnika McCarthy.

Chiara Araudo, Training Project Manager

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