Digital Europe – Progetto ESSA
Intervista a Elena Cantiani, EU Funding Project Manager, Mylia.
In Europa si riscontra una carenza di figure professionali ICT: la domanda cresce di anno in anno, ciò nonostante, non ci sono ancora abbastanza donne nella professione. Attualmente, infatti, solo un professionista ICT su cinque (18,5%) impiegato nell’UE è donna[1]. Una tendenza negativa per un mercato che necessita di un ampio bacino di talenti. Puntare ad un maggior numero di donne impiegate nel settore rappresenterebbe un valore aggiunto anche a tutela dell’ utenza, per garantire che la tecnologia di domani soddisfi le esigenze di tutte le persone. Lo sviluppo di soluzioni inclusive basate sull’intelligenza artificiale, ad esempio, sarebbe funzionale al superamento di alcuni limiti che accomunano diverse start up.
Il miglioramento delle competenze e la riqualificazione delle donne in professioni legate al comparto dei software va letto come una grande opportunità per colmare quel divario retributivo di genere, ma anche occupazionale, nell’UE. Di questo abbiamo parlato con Elena Cantiani, EU Funding Manager di Mylia, The Adecco Group.
Grazie Elena. Iniziamo.
Quanto è grande il divario di genere nel settore ICT? Rispetto al passato, oggi risultano più donne che si stanno preparando per ruoli in ambito software?
I dati del the Global Gender Gap Report 2022 of the World Economic Forum mostrano che il settore ICT è tra quelli con il maggior divario di genere. Facciamo un esempio: l’8,2% di tutti i laureati sono uomini che si specializzano in ICT. Per le donne, invece, questa percentuale è solo dell’1,7. Le donne sono ancora sottorappresentate in questo settore. Tuttavia, tra il 2019 e il 2021, abbiamo osservato un aumento significativo della partecipazione femminile alla formazione online, proprio in preparazione ai ruoli software. Un trend che ci ha motivato ad andare oltre, tanto che, nel settembre 2022, il Gruppo Adecco ha lanciato la prima edizione di She Fintech; un’iniziativa dedicata a 30 donne neo-laureate di età inferiore ai 30 anni. Si tratta di un corso di alta formazione, per formare delle manager nella trasformazione digitale, realizzato in collaborazione con POLIMI Graduate School of Management.
Crede che la sottorappresentazione delle donne nel settore ICT sia causata da stereotipi di genere? Come possiamo decostruirli?
Gli stereotipi di genere su scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM), possono emergere già durante la preadolescenza e hanno conseguenze a lungo termine sulle scelte professionali delle ragazze e delle donne. I maggiori ostacoli all’uguaglianza di genere nel campo delle ICT sono gli stereotipi, l’auto-percezione delle donne e, spesso, la mancanza di fiducia. Per le nuove generazioni le scuole, così come il mondo del lavoro, hanno un ruolo essenziale in questo processo di empowerment.
In che modo Adecco Italia sta affrontando il gender gap e il gender bias nel settore ICT? Il progetto ESSA può supportarvi in tal senso?
Il Gruppo Adecco lavora per sostenere le donne in tutti i campi della scienza e della tecnologia, decostruendo gli stereotipi di genere tra i suoi dipendenti e nell’accesso al mercato del lavoro. Grazie all’EU Funding Team, siamo attualmente coinvolti in diversi progetti che trattano questo argomento da diverse prospettive.
Nel 2022, nell’ambito del progetto Grase, abbiamo pubblicato il AI-based gender and race/origin bias detection toolkit, che spiega come identificare i pregiudizi di genere e background migratorio nei processi di selezione. Siamo inoltre partner del progetto di ricerca Aequitas, grazie al quale analizzeremo la presenza di eventuali bias nei dataset e negli algoritmi di intelligenza artificiale delle piattaforme di recruitment.
Essere partner di ESSA ci permette di promuovere il ruolo del professionista software e ICT in Europa con un approccio imparziale. I profili delineati grazie al progetto e i relativi percorsi formativi ci aiuteranno a preparare gli esperti del settore di domani. Dall’inizio del progetto è stato molto chiaro che i profili professionali individuati sono privi di bias di genere e che la partnership di Adecco con ESSA contribuisce a superare il gender gap e il pregiudizio nei confronti delle donne nel settore ICT, contribuendo a promuovere il miglioramento delle competenze e la riqualificazione in ruoli software tra le donne.
[1]The Digital Economy and Society Index (DESI), 2022. Disponibile su: https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/desi.