La Realtà Virtuale (VR) è una tecnologia che, se utilizzata in modo adeguato, può essere applicata con successo alla formazione per la sicurezza sul lavoro. Scopriamo come.
La realtà virtuale (VR) è una tecnologia in pieno sviluppo
Lo sviluppo delle tecnologie di realtà virtuale, spinta dall’integrazione tra dispositivi hardware come ad esempio i Meta Quest 2 e le piattaforme software che riproducono ambienti virtuali, consente di vivere esperienze immersive totalmente aderenti alla realtà.
Questo sta favorendo l’adozione di questa tecnologia in numerosi contesti: dal gaming alla produzione industriale, passando anche per le attività di formazione, come è possibile vedere in questi due esempi qui e qui.
In questo articolo scopriamo insieme i principali ostacoli all’utilizzo della realtà virtuale, le soluzioni che ne possano favorire la sperimentazione pratica, e i possibili vantaggi del suo uso.
I fattori critici dell’uso della realtà virtuale nella formazione
Problemi di Motion Sickness: partiamo dal più frequente problema che riscontra chi utilizza per la prima volta un visore di realtà virtuale: sensazioni di nausea e problemi di equilibrio dovuta all’immersione dell’individuo in un contesto dove non sono presenti elementi fisici. Per risolvere questa criticità è consigliabile invitare gli utenti a utilizzare la VR per periodi brevi e con frequenti pause, in modo da far abituare il corpo agli scenari virtuali.
Necessità di spazi (fisici) adeguati: il principale vantaggio della VR è che immerge gli utenti in uno spazio digitale. Lo svantaggio di questa immersione totale è che può renderli anche inconsapevoli di eventuali oggetti e ostacoli presenti nel loro spazio fisico. Per questo motivo occorre predisporre uno spazio adeguato dove gli utenti possano muoversi liberamente durante il training.
Investimento iniziale e commitment del Senior Management: sebbene la realtà virtuale possa supportare progetti di formazione ampiamente scalabili, gli investimenti iniziali per l’acquisizione delle tecnologie hardware e software sono piuttosto importanti. Queste criticità possono essere risolte avvalendosi di soluzioni che prevedono il noleggio delle attrezzature e dei software, e presentando al management un valido business case che possa dimostrare il ROI dell’iniziativa.
I principali vantaggi nell’uso della realtà virtuale applicata a scenari di training
Migliore tracciabilità delle performance: abbinare i dispositivi VR utilizzati nella formazione a una piattaforma LMS (Learning Management System) consente di monitorare in tempo reale le attività svolte dagli utenti, elaborando reportistiche dettagliate sugli errori e sui livelli di abilità conseguiti durante l’attività di training.
Maggiore engagement: La possibilità di integrare un sistema di gamification nell’LMS contribuisce a incrementare l’engagement dei partecipanti, che attraverso le meccaniche e le dinamiche di gioco possono sfidarsi in prove pratiche finalizzate all’acquisizione di riconoscimenti e badge che li spinge a migliorare ulteriormente le loro abilità.
Maggiore sicurezza per i partecipanti: Dal lavoro con attrezzature pericolose ad ambienti pericolosi o dall’esecuzione di compiti altamente tecnici e di precisione in cui il più piccolo errore potrebbe rivelarsi fatale, l’utilizzo di un ambiente virtuale che replica gli scenari dell’ambiente fisico consente di fare formazione pratica in un contesto privo di rischi.
Riduzione dei costi e dei tempi del training: Per alcuni scenari di formazione, la realtà virtuale può essere lo strumento più rapido per apprendere nuove abilità. Nel rapporto di PWC Seeing is Believing, si evidenzia come i partecipanti a progetti di formazione in VR completano i percorsi formativi 4 volte più velocemente rispetto alla formazione tradizionale in aula, mantenendo intatta l’efficacia dell’apprendimento.
Alessandro Prunesti, Learning Designer, Mylia