Intervista a Giulia Giusti, PNR Italia, HR Specialist.

L’Employer Branding è la chiave per costruire un’immagine solida e attraente per combattere il fenomeno delle Grandi Dimissioni, aumentando la retention e il wellbeing aziendale.

Per questo motivo Mylia, ha progettato il corso interaziendale dal titolo “Employer Branding: Dalla Brand Identity all’Employee Experience”, con l’obiettivo di fornire strumenti chiave per guidare le aziende nella gestione del talento in una visione a lungo termine. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di condividere momenti di confronto e partecipare a laboratori dedicati in un viaggio di sei incontri per trasformare il processo HR in un’esperienza significativa.

Abbiamo voluto intervistare alcuni partecipanti dei corsi che si sono conclusi per approfondire l’esperienza formativa cui hanno partecipato.

1.  Perché hai partecipato ad un corso sull’Employer Branding?

Ritengo sia un argomento sempre più importante per ogni azienda, e per ogni lavoratore in ambito risorse umane in particolare. La realtà a cui siamo chiamati a dare risposte è molto sfidante oggi, e per poter supportare tutta l’organizzazione aziendale, di qualunque dimensione essa sia, è necessario essere preparati e avere bene a mente quali sono gli strumenti più efficaci che possiamo utilizzare.

2. Perché l’EB è così importante oggi?

Perché soprattutto per chi lavora nelle risorse umane è fondamentale essere connessi con la propria realtà aziendale e con la realtà esterna.. attrarre il personale più adatto da inserire nella propria azienda è il primo step per dare una risposta efficace alle esigenze dell’azienda, che si aspetta da noi l’individuazione del profilo più in linea con le esigenza interne. Questo vuol dire capire fino in fondo, analizzare le esigenze interne – che va sempre sempre meno nel solo processo di definizione della job opportunity e dell’attivazione degli strumenti di recruiting, ma sempre più invece nella direzione di supporto ai colleghi a capire alle volte quello che realmente serve in base alla propria cultura aziendale esistente, agli obiettivi e alla visione che si ha di tutta l’azienda per il prossimo futuro. La ricerca dei potenziali candidati si è evoluta nel saper attrarre il candidato giusto per la propria azienda, e per fare questo è necessario saper comunicare nel modo più efficace la realtà aziendale e creare una connessione con i potenziali candidati già molto prima del processo di selezione.

3. Come pensi si evolverà l’Employer Branding e più in generale Employee Experience nelle aziende italiane?

Come in molte realtà straniere, la direzione verso cui si va è logicamente quella della soddisfazione personale e dell’equilibrio, del benessere e dell’attribuzione di senso profondo alle proprie attività lavorative.  Basta pensare a quello che per noi per primi è importante, io personalmente mi baso e mi interrogo spesso su come vorrei il mio posto di lavoro, e cerco di andare in quella direzione, che sento essere quella più comune.. tutti vogliamo un posto di lavoro in cui ci sentiamo al sicuro nell’esprimerci – tutte le tematiche della Diversity, Equity & Inclusion; dove poter crescere – la cultura del feedback costante e della formazione e crescita di competenze; dove poter anche fare la differenza e venire riconosciuti – i sistemi di valutazione interna, di welfare e wellbeing.

Alla base di queste grandi tematiche c’è la capacità di ogni azienda di potersi raccontare per quello che si è, di avere una visione profonda di cambiamento e miglioramento, di essere l’espressione di tutto quel potenziale meraviglioso che è in mano alle persone che la costituiscono. Ogni azienda è l’espressione delle persone che ci lavorano, e saper dare respiro a tutto questo microcosmo trovo che sia tra le linee guida più importanti per le risorse umane.

4. In generale quali sono i punti di forza di un corso interaziendale? E quali gli eventuali punti di debolezza?

Seguire un corso interaziendale è stato senz’altro arricchente da moltissimi punti di vista. Innanzitutto è stato proprio bello conoscere colleghi che lavorano in realtà diverse, e ognuno mi ha dato spunti interessanti su come migliorare in diversi aspetti. Avere la possibilità di mettersi in discussione e confrontarsi è la maniera vincente sempre per trovare soluzioni migliori da mettere in campo nella propria realtà.

E’ stato poi molto interessante capire, oltre alle differenze, i problemi comuni che ci troviamo ad affrontare tutti quanti. Si sono create immediatamente delle belle collaborazioni durante i lavori di gruppo, e sono sempre esperienze che ti fanno mettere un po’ in gioco, ti portano un po’ “oltre” la propria zona di confort e ti regalano punti di vista diversi ed arricchenti.

Sinceramente non trovo punti di debolezza in questa metodologia.

5. Quali sono le tematiche del corso che sono state per te più interessanti e perché?

Tutte le tematiche affrontate sono state davvero interessanti, e mi hanno dato molto. Dall’Employer Value Proposition, al Social recruitment, alla costruzione del piano editoriale..

La parte che più mi ha risuonato è stata però quella sulla candidate experience e sulla centralità della costruzione di relazioni nel social recruitment, e in seguito nell’onboarding (e non solo). La consapevolezza nel creare relazione con il candidato – che sia potenziale o in inserimento o anche quando è già all’interno dell’azienda in organico – è una tematica che avevo già in mente ma in maniera non così esplicita e chiara come affrontato nel corso. E’ stata davvero una bella spinta positiva per me per avere conferma delle attività che in questi anni ho portato avanti.

6. Cosa ti porti a casa da questa esperienza formativa?

Sicuramente un METODO. Sono stati tanti gli esempi pratici e i consigli per svolgere le attività in maniera professionale ed efficace. Le sessioni di meet up sono state super utili per mettere subito in pratica le indicazioni e sperimentare me stessa nell’approcciare questi temi – a volte nuovi, a volte con metodologie nuove.

E poi devo dire la generosità di tutti i colleghi a collaborare, dire la propria esperienza e dare consigli e punti di vista diversi e arricchenti sulle varie attività. E’ stato davvero una attività formativa sotto tutti i punti di vista!

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