Riflessioni in ambito Formazione Health & Safety: c’è un solo aggettivo che conta
Cosa significa sicurezza comportamentale?
Sicurezza comportamentale? Non esiste. O meglio, non esiste nient’altro, sono distinzioni senza senso.
Pensiamo ad automobilisti al semaforo. Mi interessa che sappiano che al rosso ci si ferma? Logicamente si, ma mi interessa di più che si fermino! Senza le giuste conoscenze non si attivano i giusti comportamenti ma non è sufficiente il sapere quanto il sapere applicato, la competenza, il sapere in azione.
Non posso quindi limitarmi a spiegare, devo convincere, motivare, persuadere. La formazione non è istruzione, dobbiamo cambiare i nostri verbi! Non posso fermarmi solo a trasferire un contenuto, devo orientare un comportamento. È sempre l’azione che mi interessa, quindi tutto è comportamento.
Gli obiettivi formativi stessi sono comportamenti, devono essere azioni, questo è importante soprattutto dal punto di vista metodologico, perché la formazione che convince e persuade è metodologicamente diversa da una formazione che spiega.
È fondamentale che gli obiettivi formativi siano declinati in comportamenti.
Ma… c’è un ma.
Se stiamo solo sul comportamento rischiamo di cadere in una trappola lineare, meccanica. Sul comportamento agiscono anche i premi, avvicinando a un comportamento atteso, le punizioni, che allontano da comportamenti non voluti, i moniti e gli avvertimenti, la comunicazione interna ed esterna. Non posso quindi pensare di stralciare il comportamento dal suo contesto, il comportamento non è solo frutto e figlio della formazione ma di una lunga serie di variabili interne ed esterne all’individuo, al gruppo, all’organizzazione. La formazione d’altra parte contribuisce e può farlo in maniera determinante.
Se riprendiamo l’esempio del semaforo possiamo pensare alle condizioni di guida, alla fretta, alla consuetudine, al fatto che in auto ci siano altre persone che influenzano il comportamento… ma noi non considereremo il comportamento, ma la COMPETENZA.
Cos’è la competenza e perché è fondamentale?
La competenza è il sapere in azione, non è solo l’azione, non è solo il sapere.
Pensiamo a una semplice domanda che possono porci in relazione ai nostri figli e nipoti:
SA NUOTARE?
Si? No?
Contesto
- Piscina: acqua ferma, trasparente, senza onde, profondità fisse, tempi di salvataggio brevi…
- Mare: onde e correnti, pesci, alghe, profondità e temperature variabili, tempi incerti
- Fiume: correnti forti, mulinelli, senza salvataggio
Ruolo nell’obiettivo finale
- Fare 4 vasche senza sosta, arrivare agli scogli, attraversare il fiume
Troppo spesso ci allontaniamo dal concetto di competenza.
La competenza è applicare conoscenze in un contesto determinato per ottenere un risultato.
Perché gli addestramenti e tirocini sono fondamentali?
Non ho la competenza fin quando non ho definito il contesto, il risultato e il ruolo che la persona ha. È un concetto sfuggente perché non esiste, non è osservabile fintanto non c’è una situazione.
Parlare di competenza talvolta è addirittura destabilizzante.
Proviamo a pensare a quanti di noi hanno imparato ad andare in bicicletta guardando slide di powerpoint. In quanti abbiamo imparato a nuotare con un corso in e-learning?
Sapere applicato, situazioni, comportamenti.
Se abbiamo considerato l’addestramento pratico come formazione di serie B, come un proforma, come qualcosa di superfluo dobbiamo ricrederci. Non può una sola lezione teorica generare competenza. Il sapere serve ma deve essere applicato.
Conoscere 1000 ricette non fa di te un cuoco. Saper cucinare a casa tua non vuol dire guidare una crew di cuochi in un ristorante da 100 coperti.
La competenza non esiste fin quando io non ho definito il ruolo e il contesto, solo allora esiste.
Cosa vuol dire “giocare a calcio”? Che competenze devo avere per “giocare a calcio”?
Diverso è definire se sono un portiere, difensore, attaccante, se giocheremo calcio a 11, a 5 o beach soccer, se giocheremo a difendere o per vincere. Solo dopo che ho definito Ruolo, Contesto e Risultati Attesi allora potrò definire le competenze che devo sviluppare e dalle competenze declinare gli obiettivi formativi e da questi le nostre azioni formative in termini di contenuti e metodologie!!! È qui che definisco quale e quanta teoria, abbiamo imparato a nuotare da piccoli senza il principio di Archimede e la legge di Stevino e siamo andati in bicicletta senza sapere le leggi della fisica. Devo fare buon uso della teoria ma anche riconsiderare che non si formano competenza senza addestramenti e tirocini.
Ma chi è che si è buttato in piscina dopo un corso teorico senza un istruttore lì di fianco?
Chi ha guardato due o tre tutorial e poi si è messo gli sci e ha affrontato una pista senza maestro?
In questi anni abbiamo perso il valore dell’addestramento, della messa in pratica in ambienti protetti, del poter sbagliare, di sbagliare senza conseguenze per valutare le conseguenze di sbagliare, del maestro di mestiere e in certi casi anche dell’inserimento graduale alla responsabilità, ovvero il tirocinio per arrivare alla piena e compiuta presa di responsabilità.
Questa è tutta formazione sulla sicurezza e dal momento che è formazione per competenze è anche comportamentale, è teorica e addestrativa. È efficace, forse solo questo e l’aggettivo che conta.
Andrea Trespidi, Homo Safety e Responsabile Formazione HSEQ