Quando si parla di ‘cultura della Sicurezza’ si parla di quello che siamo, di quello che facciamo e di come lo facciamo. Si parla dei nostri comportamenti, ma soprattutto del prendersi cura di sé e degli altri. Sembra così difficile. Ed infatti lo è, evidentemente.
Siamo stati ad “Ambiente Lavoro 2023”, la manifestazione di riferimento per chi si occupa di salute e sicurezza sul lavoro. Un’occasione per condividere con i lettori di my_view le novità in ambito safety.
Un vortice di workshop dove ci si è confrontati sulla Salute, la Sicurezza, l’Ambiente, la Sostenibilità, lo Smartworking, il Benessere. Ma soprattutto c’erano proposte attive per ‘cambiare’ i comportamenti non sicuri, per ‘aumentare’ la percezione del rischio e anche del danno: la realtà virtuale, le neuroscienze, i simulatori, le tecniche di comunicazione, il gioco, la formazione e l’addestramento.
L’engagement delle persone
Particolarmente rilevante è stata la presenza di stand arricchiti da esperienze immersive attraverso la realtà virtuale. Questi hanno coinvolto i partecipanti in ogni aspetto della sicurezza, dalla comunicazione alle attività operative, offrendo un approccio pratico e coinvolgente. Ed proprio questo il primo trend emerso: l’engagement delle persone è fondamentale in tutti i touch point della messa a terra della salute e sicurezza sul lavoro. I moderni programmi di formazione promuovono un apprendimento immersivo coinvolgendo i dipendenti e stimolandone l’evoluzione costante.
Dalle neuroscienze allo smart working
Tra gli argomenti più discussi ci sono stati l’applicazione delle neuroscienze alla sicurezza e il sempre caldo tema dello smart working. La prima prospettiva mira a esplorare le interazioni tra il pensiero logico e gli automatismi comportamentali, come abitudini o distrazioni.
Lo smart working rimane un tema molto caldo: tra i focus, quello della governance e le soluzioni per evitare il rischio di ‘solitudine digitale’.
L’education
La formazione in ambito safety si è posizionata al centro come snodo essenziale delle strategie aziendali , sottolineando l’importanza di un processo formativo continuo. La sicurezza sul lavoro richiede, infatti, una costante attenzione e engagement essenziali in un ambiente che valorizza lo sviluppo continuo delle competenze.
Una prospettiva interessante è l’introduzione di un’educazione sulla sicurezza fin dai programmi didattici della scuola, sviluppando una cultura della sicurezza nei futuri cittadini. In questa fiera c’erano ragazzi e ragazze delle scuole che giravano tra gli stand e che hanno partecipato attivamente ai workshop. Erano sorridenti, felici di esserci ma soprattutto coinvolti. Se l’educazione degli adulti è complessa entrare subito nelle scuole con questi argomenti può essere solo vincente.
In conclusione possiamo dire che “Ambiente Lavoro” ha superato la sua funzione di mero aggiornamento e condivisione di conoscenze, trasformandosi in un’opportunità per abbracciare le innovazioni che plasmeranno il futuro della salute e sicurezza sul posto di lavoro. La partecipazione proattiva delle aziende, l’adozione di tecnologie all’avanguardia e l’approfondimento dei temi chiave testimoniano il comune impegno verso un ambiente lavorativo sempre più sicuro e sostenibile.
Un megafono della Cultura sulla Sicurezza.
Damiana Mezzina, Learning e Safety & Appr. Coordinator e Alberto Mesiano, Branding & Engagement Support