Come sta cambiando il mondo del lavoro e che strategie possono rivelarsi utili

Negli ultimi anni si è diffuso un forte senso di precarietà e individualismo. Le persone hanno iniziato a dare maggiore importanza al proprio spazio personale e alla propria individualità, mettendoli al primo posto rispetto al lavoro, soprattutto quando quest’ultimo non offre un equilibrio adeguato tra vita lavorativa e personale.

Disallineamento tra Aspirazioni Professionali e Personali

Oggi esiste un grande disallineamento tra aspirazioni professionali e personali, che ha portato all’emergere di temi cruciali per il mondo delle Risorse Umane, come il Big Quit e il Quiet Quitting.

Il Fenomeno del Big Quit

Il Big Quit, noto anche come “Grande Abbandono”, ha visto un’accelerazione a causa delle dimissioni volontarie e dei pre-pensionamenti. Nel 2023, il 46% dei lavoratori ha cambiato lavoro o ha intenzione di farlo a breve, con un’incidenza maggiore tra i giovani sotto i 27 anni. Le principali motivazioni includono la ricerca di un miglior equilibrio tra vita lavorativa e personale, il benessere psicologico e fisico, e la volontà di inseguire interessi personali, riflessa nel motto “YOLO” (You Only Live Once).

Work-Life Balance e Nuove Dinamiche Lavorative

Il bilanciamento tra vita professionale e privata è sempre più difficile da garantire. Questo ha portato alla nascita di due fenomeni: Work-Life Separation e Work-Life Integration.

  • Work-Life Separation: Il 57% dei lavoratori preferisce mantenere una netta separazione tra vita lavorativa e privata. Se non gestito correttamente, questo approccio può sfociare nel Quiet Quitting.
  • Work-Life Integration: Alcuni lavoratori trovano soddisfazione integrando lavoro e vita privata.

Il Fenomeno del Quiet Quitting

Il Quiet Quitting, o “abbandono silenzioso”, riguarda i lavoratori che fanno il minimo indispensabile per non perdere il posto di lavoro. Questo fenomeno coinvolge il 12% degli occupati italiani ed è causato principalmente dalla mancanza di fiducia nell’organizzazione e dalla sensazione di non essere valorizzati.

Il Ruolo delle Risorse Umane

Le persone cercano equilibrio e felicità nell’ambiente di lavoro, ma solo il 7% degli occupati dichiara di essere felice. La Direzione HR ha un ruolo cruciale nel ridefinire le relazioni con i dipendenti, valorizzando i talenti e promuovendo iniziative che favoriscano una matura integrazione tra vita lavorativa e privata. Una leadership efficace e una comunicazione interna migliorata sono essenziali per coinvolgere e motivare i lavoratori, evitando fenomeni come il Quiet Quitting e le dimissioni.

Emanuela Sutera, Training Consultant, Mylia

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