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Le origini della formazione nelle organizzazioni
La formazione ha sempre rappresentato il cuore pulsante dello sviluppo industriale. Basti pensare che ancor prima dell’avvento dell’Azienda Olivetti, il visionario Camillo Olivetti organizzò, nel lontano 1894, un corso base sull’elettricità presso la sua dimora per quattro dipendenti destinati a produrre strumenti di misurazione elettrica.
Con l’accelerato sviluppo industriale degli anni ’60, si assistette al passaggio da una formazione prevalentemente familiare, basata sull’apprendimento sul campo, a una formazione strutturata e sistematica. Tuttavia, è negli anni ’70 e ’80, con il passaggio dalla meccanica all’elettronica, che le grandi aziende iniziarono a pianificare programmi formativi organici per il proprio personale.
Gli anni ’80 e ‘90
Tuttavia, è negli anni ’70 e ’80, con il passaggio dalla meccanica all’elettronica, che le grandi aziende iniziarono a pianificare programmi formativi organici per il proprio personale. Le tecnologie emergenti hanno poi rivoluzionato ulteriormente il panorama della formazione. Dagli albori dei CD-ROM nei primi anni ’90 all’avvento di Internet che ha portato lezioni online e, successivamente, la pandemia Covid che ha accelerato l’adozione delle classi virtuali, il percorso formativo si è evoluto costantemente.
Dagli anni 2000 ad oggi
Negli anni 2000 che la formazione ha conosciuto una vera e propria rivoluzione. Le politiche di lavoro attive hanno evidenziato l’importanza della formazione continua per adattarsi al mondo del lavoro in rapido mutamento. Sebbene non esista ancora un quadro normativo unificato sulla formazione continua, l’istituzione dei Fondi interprofessionali ha rappresentato un baluardo per consentire alle aziende di investire nella crescita delle competenze del proprio personale.
L’arrivo dell’immersive learning ha segnato un’ulteriore svolta. Grazie alla realtà virtuale e all’intelligenza artificiale, i dipendenti possono immergersi in esperienze formative multisensoriali, simulando situazioni reali e apprendendo in modo più coinvolgente ed efficace.
Tuttavia, nonostante i rapidi progressi tecnologici, è importante ricordare che il fattore umano rimane insostituibile nella formazione. Le tecnologie possono supportare ma non sostituire la capacità dei docenti di comprendere le esigenze individuali degli allievi e guidarli nel percorso di apprendimento.
In conclusione, la formazione continua a essere il motore trainante dell’innovazione e della crescita. Dall’elettricità alla realtà virtuale, il viaggio della formazione nel mondo industriale continua a evolversi, guidato dall’impegno congiunto dell’umanità e della tecnologia verso un futuro sempre più luminoso e informato.
Valeria Rasile Delivery Center Specialist Mylia