Un punto di vista “privilegiato” che ci aiuti a comprendere l’importanza di investire tempo e risorse per sostenere e diffondere la cultura della sostenibilità
Intervista cura di Marco Moncalieri, Faculty Management Leader e Laura Cipro, Technical Skills Design Coordinator
Durante questi ultimi mesi, tra progetti, webinar, eventi ed incontri con referenti di alto profilo, ci siamo chiesti quanto impatta oggi la ricerca della “Sostenibilità”, intesa come sviluppo di una cultura diffusa in tutta l’organizzazione, partendo dal punto di vista della Funzione HR e del suo ruolo di “motore del cambiamento organizzativo”.
Ne parliamo con Michele De Vietro, manager di lunga esperienza in ambito HR, attualmente HR Director di KION Industrial Trucks & Services EMEA (KION ITS EMEA) – Luzzara Plant.
Michele, ti chiediamo prima di tutto cosa significa “Sostenibilità” per KION?
Per il Gruppo KION, la Sostenibilità ha un ruolo centrale, tanto da definirla come un pilastro fondamentale all’interno della strategia di KION per i prossimi anni. Non è solo un obiettivo accessorio, ma parte integrante della strategia aziendale, che si concentra su tre pilastri principali:
Sicurezza delle Persone: questo obiettivo richiede il supporto fondamentale non solo del Dipartimento HR e del dipartimento HSE, ma di tutta l’organizzazione nel creare una cultura condivisa e “quotidiana” sulla sicurezza.
Sostenibilità del Prodotto: obiettivo raggiungibile solo se le numerose aree aziendali (LCA – Product Development – Quality – Purchasing) coinvolte direttamente in questa sfida sono completamente allineate rispetto all’obiettivo
Impatto dei Processi Produttivi: KION lavora per minimizzare l’impatto ambientale delle sue attività operative, considerando anche aspetti finanziari e sociali come la trasparenza finanziaria, il rispetto delle diversità e l’uso di fornitori etici.
Molto chiaro. Ma, perché KION sta investendo proprio sulla sostenibilità?
Le principali motivazioni sono legate ad aspetti etici e di business. L’azienda desidera essere responsabile verso l’ambiente e la comunità, agire un’influenza positiva. Abbiamo la consapevolezza che investire sulla sostenibilità può comportare dei rischi legati allo sviluppo del business, ma gli effetti di tali scelte non sono «lontani» nel tempo, come invece potrebbe apparire.
Vedo la sostenibilità anche come un elemento chiave per rimanere leader sul mercato e ottenere benefici a lungo termine. Arrivare prima degli altri significa anche diventare un punto di riferimento per gli altri e indiscutibilmente avere un vantaggio competitivo.
Come si diffonde una “cultura” orientata alla sostenibilità in tutta l’organizzazione?
Prima di tutto, attraverso il coinvolgimento dei Manager: è fondamentale che i manager comprendano la strategia e le competenze necessarie per raggiungerla. E per fare questo, è essenziale condividere un piano strategico con obiettivi e KPI chiari. Questo aiuta a rendere tangibili le strategie e a coinvolgere tutti i livelli dell’organizzazione nel raggiungimento dei targets.
Un altro aspetto fondamentale è l’adeguamento delle competenze. E’ cruciale formare tutti i dipendenti nel migliori dei modi per affrontare le sfide presenti e future, come la sostenibilità, l’automazione e l’intelligenza artificiale, e quindi garantire che l’azienda rimanga competitiva e innovativa.
A questo proposito, nello Stabilimento di Luzzara avete creato il “Sustainability Competence Center”. Quale è stato il contributo di HR?
Il Competence Center della Sostenibilità a Luzzara rappresenta un’iniziativa che coinvolge diverse competenze e dipartimenti aziendali.
E’ stato creato principalmente per affrontare vari aspetti della sostenibilità, il prodotto, l’ambiente e i processi produttivi. Per avviare il Competence Center, abbiamo avviato collaborazioni con il mondo universitario e con il sistema confindustriale.
Il Competence Center è un team multidisciplinare che si concentra su vari obiettivi, tra cui lo studio del ciclo di vita del prodotto (Lifecycle Assessment), l’analisi dei dati e la strategia di prodotto a lungo termine. Questi obiettivi sono fondamentali per rendere i prodotti di KION più sostenibili riducendo il loro impatto ambientale.
Da un punto di vista prettamente HR un tema fondamentale è la capacità aziendale di attrarre e tenere i suoi talenti. Ancor di più in quest’ambito vista la richiesta sempre più forte di queste competenze nel mercato del lavoro.
AI e Sostenibilità una simbiosi sempre più evidente. Dalla tua esperienza di HR Manager, quali sono le implicazioni più evidenti e significative?
Vorrei evidenziare l’importanza di un approccio data-driven nelle aziende, sottolineando come l’analisi dei dati sia fondamentale per prendere decisioni informate e migliorare i processi aziendali. Ritengo che molte aziende non analizzano i dati in modo efficace, il che può portare a decisioni meno accurate.
Sotto questo profilo, l’importanza di strumenti come l’intelligenza artificiale per raccogliere e interpretare i dati è evidente, ma è necessario preparare il terreno prima di implementare tali tecnologie definendo un processo chiaro che parta dalla modalità di raccolta e interpretazione dei dati, per poi arrivare all’implementazione di azioni conseguenti mirate, efficaci ed efficienti.
Il ruolo di HR è quello di supportare l’Azienda a mantenere alto “engagement e motivazione”, specialmente in un contesto nuovo che aggiunge la sostenibilità ai tradizionali obiettivi aziendali. Coinvolgimento delle persone e valorizzazione delle loro professionalità sono le chiavi essenziali per rendere la nostra azienda sempre più attrattiva per tutti i talenti e soprattutto per i più giovani, che, dalla mia personale esperienza in ambito recruiting, dimostrano una sempre maggiore sensibilità per queste tematiche.
A fronte di tutti questi elementi e sfide, da HR Manager, ritengo che il nostro dipartimento abbia una forte responsabilità in questi anni: alimentare il motore del cambiamento, facendo leva sulla motivazione e la competenza delle proprie persone, ponendo proprio il tema “sostenibilità” al centro della mission. “KION 2027 Strategy” rappresenta la risposta alla difficile sfida competitiva e culturale che ci aspetta nei prossimi anni.