Il mercato in rapida trasformazione costringe le aziende a riorientarsi e a fare scelte differenti: alcune riflessioni su quali possano essere gli ingredienti utili per restarci e vincere

Non era mai esistita, prima d’ora, un’azienda come Netflix. E non solo perché ha rivoluzionato l’industria dello spettacolo, o perché è in grado di fatturare miliardi di dollari l’anno, o perché le sue produzioni sono viste da centinaia di milioni di persone in quasi 200 Paesi. Quando Reed Hastings ha avviato la sua attività, che nel 1997 consisteva nel vendere e noleggiare dvd per corrispondenza, ha infatti sviluppato principi radicalmente nuovi e controintuitivi: a Netflix, gli stipendi sono sempre più alti dei concorrenti. A Netflix, il punto non è lavorare tanto. A Netflix, i dipendenti non cercano di accontentare il capo.

Così recita una recensione del libro L’UNICA REGOLA E’ CHE NON CI SONO REGOLE – Netflix e la cultura della reinvenzione di Reed Hastings e Erin Meyer ed. Garzanti, fornendoci varie suggestioni sul business nel mondo dei nostri giorni.

Digitisation*, always on, cliente-autore, big e open data, sono solo alcune delle rivoluzioni in atto, il cambiamento non è più un momento eccezionale ma costante: tutte le aziende sul mercato che forniscono prodotti e servizi devono fare i conti con una realtà in trasformazione permanente.

La pandemia che ha colpito il globo poi non ha fatto altro che accelerare alcune dinamiche e alcuni processi di mutamento, rendendo ancor più complicata la comprensione del domani, quali scelte fare e quali strategie mettere in atto per stare sul mercato in maniera proficua e funzionale.

Nel guidare un’organizzazione e lo sviluppo del business, strategie e persone oggi (e domani) fanno la differenza più che mai: la cultura della responsabilità e della condivisione sono evidenziate anche nel libro in cui per la prima volta Reed Hastings descrive la geniale filosofia alla base del suo progetto e della sua vita, e narra storie inedite su tentativi, passi falsi ed errori compiuti, offrendo l’affascinante immagine di un sogno che non smette mai di reinventarsi.

La strategia e le persone al centro

Ma come diffondere responsabilità e condivisione nelle organizzazioni ove regnano ancora verticismo, gerarchia, controllo e timore d’esprimere il proprio pensiero? Sono i modelli di leadership a cambiare: Julio Velasco ci ricorda che:

il leader ha il coraggio di credere, di esporsi, di chiedere scusa, di vedere e far vedere cose che non esistono ancora.

Hybrid leadership e sociocracy sono alcuni degli approcci tra i più attuali; presentano alcuni elementi ricorsivi tra i quali uno colpisce in particolare: il leader è colui che non esprime più solo un valore tecnico primario (una leadership di competenza), ma è abile nell’attivare e sostenere i comportamenti più funzionali nei propri collaboratori (una leadership carismatica) verso migliori performance non solo numeriche ma anche in termini di comunicazione, contributo, inclusione e trasparenza, ovvero collaboratori soddisfatti in coerenza con le linee segnate dall’organizzazione per la quale operano.

La capacità che un’azienda ha di comunicare con le proprie persone è fondamentale: ormai comunicare significa organizzare e lo storytelling non è più solo formalità ma è sostanza per portare a bordo le persone verso le sfide che il mercato quotidianamente ormai lancia.

Significa stare sul mercato con risultati crescenti ricercando innovazione grazie al contributo delle persone che le popolano e le vivono, far sentire le persone protagoniste del destino dell’azienda e quindi del proprio in maniera consapevole e autoresponsabile.

Vision, ascolto e fiducia: gli ingredienti che possono innestare un percorso virtuoso

Solo il rifiuto di ascoltare ci garantisce contro l’essere irretiti dalla verità (Robert Nozick)

Esistono alcuni ingredienti chiave per sostenere passaggi culturali non semplici, come questo.

La vision aziendale riveste certamente un ruolo prioritario: renderla rilevante, unica, sfidante, semplice, individualizzata, attuabile è il compito del management attraverso un confronto costante con le persone d’azienda.

Il contributo di ciascuno ormai diventa sempre più centrale e rilevante: è fondamentale creare ascolto e fiducia nelle persone affinchè possano rendere disponibili all’azienda il proprio punto di vista, le proprie considerazioni, le proprie obiezioni e il libero confronto. In questo senso Stephen M.R. Covey ha definito l’importanza delle 5 onde della fiducia: in sé stessi, nelle relazioni, verso l’azienda, verso il mercato e verso la società; una vera e propria azione di empowerment ed engagement delle persone per farle sentire protagoniste nella propria azienda, renderle libere di poter sbagliare e recuperare in ottica di evoluzione consapevole.

Per diffondere la consapevolezza della propria evoluzione, oggi l’obiettivo prioritario dei leader è  creare organizzazioni razionali ed armoniche in cui  non si può più fare a meno della tecnologia come abilitatore di processi e dinamiche di business, in una costante tensione a sfidare lo status quo insieme ai propri collaboratori, senza perdersi d’animo e cercando una mediazione costante nel reciproco rispetto. Diventa fondamentale concentrarsi sulla fase di adoption così da procedere consapevolmente nella gestione delle sfide del mercato, sostenendo e promuovendo accountability e senso di appartenenza.

Dal momento che oggi definire una ricetta utile a tutti è alquanto utopistico, a te che leggi come appare il futuro nel mondo del business e quali pensi possano essere le leve che permetteranno alle aziende di evolversi e restare sul mercato in maniera proficua?

Fabrizio Mori, Sales & Innovation Manager, Mylia


*Per digitisation si intende la capacità di conversare, connettersi, condividere contenuti e collaborare con altri in forma digitale. Per digitalisation invece si intende il processo di digitalizzazione che permette di migliorare i processi di business.

 

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