Il Ruolo della Formazione nelle Organizzazioni: un sfida tra presente e futuro
Quale è il ruolo della formazione oggi all’interno delle organizzazioni?
Come la formazione può supportare le sfide organizzative?
Noi di Mylia ci troviamo quotidianamente a toccare con mano come un percorso formativo efficace (=ben progettato; ben comunicato e ben erogato) possa produrre effetti non solo nell’ambito degli obiettivi del percorso stesso, ma anche in aree “limitrofe” come l’employer branding, la retention e il benessere delle persone in azienda.
La formazione rappresenta una delle pratiche HR che, negli ultimi anni è stata maggiormente interessata da cambiamenti rapidi e profondi: a partire dalle metodologie, passando dalle modalità organizzative fino al cuore stesso della sua finalità in azienda.
All’interno del White Paper di Mylia “Formare per crescere. Gli scenari del training tra benessere delle persone e sviluppo delle risorse” abbiamo provato a fare un viaggio nel mondo della Formazione aziendale attraverso delle fotografie che raccontano i suoi principali elementi.
I numeri della Formazione
Siamo partiti dai numeri, ovvero quelli che ci caratterizzano a livello di Paese: come si comportano le aziende italiane (% per tipologia di corsi, % per tematiche ect) e quali sono le similitudini e differenze con gli altri paesi Europei (% di lavoratori in formazione, tipologia di lavoratori coinvolti, etc).
In Italia, secondo i dati Istat, solo il 38,3% delle aziende realizzano attività formative (escludendo i corsi sulla sicurezza). I numeri però variano molto in base al settore che si prende in esame: l’ambito della Finanza è quello in cui tale percentuale raggiunge il livello massimo (64,6%); secondo il settore ICT (59,5%).
Di che tipo di formazione parliamo? Nel 33,2% delle aziende di tratta di formazione continua, che punta all’apprendimento di competenze a ogni livello di seniority, mentre nel 28,8% viene svolta quella per i neoassunti. Solo il 15,5% sono azioni di reskilling.
Nel confronto con gli altri paesi europei emerge come l’Italia sia al di sotto della media per percentuale di lavoratori coinvolti in progetti di formazione. Come per altre variabili economiche è evidente il divario tra Est e Ovest e tra Nord e Sud.
Il cambiamento della Formazione
Abbiamo poi trattato il tema del Cambiamento prendendo in considerazione sia i driver della trasformazione sia le innovazioni metodologiche.
I driver individuati della crescente importanza della formazione e della sua trasformazione sono:
- Flessibilità del lavoro e conseguente adeguamento delle competenze
- Accelerazione del progresso tecnico e obsolescenza delle competenze
- Specializzazione del lavoro e scarsità dei talenti
- Maggiore consapevolezza di nuove tipologie di competenze (social skill, inner skill etc.)
La pandemia ha inoltre accelerato queste tendenze inducendo le imprese a diventare ibride e ad affiancare all’approccio tradizionale uno più innovativo caratterizzato da micro learning, gamification, realtà virtuale etc.
Gli hot topic del Learning & Development
Siamo entrati poi nel cuore del nostro White Paper andando a trattare alcuni del trend dei del mercato del lavoro e la loro connessione con la formazione: Upskilling, Reskilling, Gestione del Talento ed Employability sono solo alcuni hot topic trattati. Non solo.
Abbiamo portato avanti il delicato tema del ruolo di HR in azienda e della necessità di rimettere le persone al centro attraverso una People Strategy evoluta e al passo con i tempi. I lavoratori e le loro esigenze di benessere e di crescita diventano il punto di partenza delle decisioni del management, con un sistema di feedback continui. Parte di questa strategia consiste in una comunicazione più rispettosa e inclusiva, nell’implementazione di welfare aziendale e nel potenziamento del continuous learning.
Il “viaggio” non è ancora finito e tante sono le riflessioni in atto: dalla rilevanza delll’hybrid learning per recuperare l’abitudine a stare insieme, alla sostenibilità della formazione per renderla integrabile con l’esperienza lavorativa, fino ad arrivare all’importanza di rendere le persone protagoniste e non spettatrice della learning experience. Al prossimo White Paper!
Sara Crimeni, Branding & Engagement Coordinator, Mylia